23 Apr testamento.
Sono alcuni giorni – con l’arrivo di questa presunta primavera – che ho iniziato a frequentare il mio terrazzo per fare lezione, scrivere e lavorare. Mi siedo al tavolino, guardo per lo più il cielo, gli altri palazzi, la mia pianta di basilico, e faccio le cose che devo fare. La mattina c’è ombra e un’aria molto fresca, in genere accompagnata dagli odori di qualcuno che sta cucinando (sono arrivata alla conclusione che vanno per la maggiore: il ragù, le torte, la pizza e il pane). Di pomeriggio c’è il sole e rimane tutto molto estivo e immobile, finché al tramonto qualcosa esplode e riempie tutto di un rassicurante rosa, pallido eppure parecchio luminoso. Io mi rendo conto che tutto questo, fin qui, produce una sensazione di benessere e promette solo serenità e bellezza. Ma non c’è da illudersi. Da quando frequento il terrazzo, la parte di tetto che vedo dalla mia seduta è abitata da una gigantesca cornacchia. La cornacchia, è vero, non mi parla, ma mi osserva. All’inizio senza farsi notare, poi è diventata sempre più sfrontata e adesso passa il suo tempo a fissarmi, promettendomi con i muscoli tesi delle sue spalle (le cornacchie hanno le spalle), un attacco che non sarà niente di meno che fatale. Capisco che parte di questa situazione possa derivare da mie personali nevrosi, che si stanno solidificando in paranoie e raffinate fobie, ma è inutile nasconderlo: se non passerò a miglior vita in tempi ragionevoli per motivi naturali, lasciando sul terrazzo la mia carcassa con cui banchettare, sarà lei stessa a occuparsi del mio trapasso. I suoi grandi orribili occhi neri non fanno che ripetere questo monito. Stamattina per darmi un avvertimento, la cornacchia è venuta sul terrazzo e ha distrutto il sacchetto dell’immondizia. Ha separato il cibo con ordine, scartando anche cose che erano rimaste nell’alluminio e ha mangiato tutto.
Adesso che sono qui a scrivere, lei è lì sul tetto che mi fissa definitivamente e temo che l’avvertimento dell’alba sia il suo chiedere soddisfazione per sfidarmi a un duello finale. Non ho capito per che ora sarà il raid mortale, ma penso che sia ora di redarre le mie ultime volontà.
Inizierò dicendo che io vor